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323 dispersi dopo terremoto in Giappone.

La neve e le gelate complicano il lavoro dei soccorritori che continuano a scavare tra le macerie. I morti accertati sono 168

Ambiente
08/01/2024

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a una settimana dal sisma di magnitudo 7.6 che ha scosso la penisola giapponese di noto, il numero delle persone disperse sotto le macerie è triplicato. in una corsa contro il tempo, volontari e vigili del fuoco continuano a scavare tra ciò che rimane degli edifici crollati. ad oggi, sono 323 le persone che ancora non rispondono all'appello, la maggior parte delle quali nelle città di wajima e suzu, sul mar del giappone. il bilancio provvisorio dell'intera regione dopo il disastro è di 168 morti accertati e 565 feriti. oltre 2mila le persone rimaste isolate. migliaia di soccorritori arrivati da tutto il paese continuano a esplorare tra le rovine di case e palazzi alla ricerca dei cadaveri, dovendo anche fare i conti con la neve caduta oggi, oltre dieci centimetri, mentre si temono nuove frane dovute alle precipitazioni. le autorità hanno inoltre allertato la popolazione circa i rischi legati alla presenza di ghiaccio che potrebbe complicare ulteriormente il passaggio sulle strade danneggiate e sventrate dal terremoto. il sisma, seguito da centinaia di scosse di assestamento, ha provocato migliaia di frane, crolli di edifici e strade e incendi. ha inoltre scatenato uno tsunami con onde alte più di un metro sulla costa della penisola di noto, una stretta striscia di terra lunga un centinaio di chilometri che si estende nel mar del giappone. la scossa è stata avvertita fino a tokyo, a 300 chilometri di distanza.

Fonte: ap