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Drone AI salva coralli.

Hydrus: il nuovo alleato per monitorare e curare il reef

Ambiente
09/04/2024

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L'Australia ha introdotto un drone subacqueo dotato di intelligenza artificiale per monitorare lo stato di salute della Grande Barriera Corallina durante un grave evento di sbiancamento di massa. Il drone, chiamato Hydrus, è autonomo e permette all'Australian Institute of Marine Science (AIMS) di creare mappe 3D del reef per rilevare anche i minimi cambiamenti, sia di crescita che di degrado. Hydrus opera senza bisogno di Internet o GPS, con un raggio d'azione di 9 km a 3.000 metri di profondità per un massimo di 3 ore, acquisendo video in 4k e analizzandoli contemporaneamente. Dotato di modem acustico, sonar e intelligenza artificiale, Hydrus rappresenta un passo avanti nell'indagine della barriera. Melanie Olsen, responsabile del programma ReefWorks dell'AIMS, ha sottolineato l'importanza di includere la robotica per superare i limiti dei sommozzatori. La Grande Barriera Corallina ha subito 6 eventi di sbiancamento dal 1998, causati dalle acque oceaniche più calde che spingono i coralli ad espellere le alghe colorate. Il rischio di finire nella lista nera del patrimonio mondiale UNESCO è reale, con conseguenze economiche e di immagine per l'Australia. I cambiamenti climatici e lo sfruttamento turistico stressano i coralli, contribuendo agli eventi di sbiancamento. Gli scienziati prevedono un aumento dei casi di sbiancamento quest'anno, con la possibilità di perdere fino al 90% dei coralli entro il 2050.