Il racconto dell'artista sul dolore e i doni della malattia
Lunghissimi applausi, tutti in piedi all'Ariston per Giovanni Allevi che è tornato ad esibirsi in pubblico dopo quasi due anni di stop a causa di un mieloma. L'artista ha raccontato la sua malattia, il dolore, la sofferenza, ma ha lanciato un messaggio di speranza, riscoprendo tutti i doni che ha avuto in questo tempo di malattia.
"I numeri non contano. Sembra paradossale detto da qui. Perché ogni individuo, ognuno di noi è unico e irripetibile e a suo modo infinito. Un altro modo, la gratitudine nei confronti della bellezza del creato. Non si contano le albe e i tramonti che ho ammirato da quelle stanze d'ospedale. Il rosso dell'alba è diverso del rosso del tramonto. Un altro dono, la riconoscenza per il talento di medici, infermieri, il personale ospedaliero".
Così il maestro e compositore Giovanni Allevi sul palco dell'Ariston ospite del Festival di Sanremo 2024, tornato a suonare in pubblico dopo due anni di terapie per sconfiggere un mieloma. "La riconoscenza per la ricerca scientifica senza la quale non sarei qui a parlare, per la mia famiglia, per la forza, l'affetto e l'esempio che ricevo dagli altri pazienti. I guerrieri, così li chiamo, e lo sono anche i loro familiari e lo sono i loro genitori di piccoli guerrieri. Li ho portati tutti con me sul palco. Esempi di vita autentica. Ancora un dono. Quando tutto crolla e resta in piedi solo l'essenziale, il giudizio che riceviamo dall'esterno non conta più. Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo", ha concluso Allevi prima di togliersi finalmente il cappello e mostrare la folta chioma di capelli.
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