Draghi: riforma UE.

Mario Draghi ha anticipato alcuni contenuti del suo rapporto sul futuro della competitività europea durante un evento a La Hulpe, in Belgio. Secondo Draghi, l'Unione Europea è organizzata su un mondo che è radicalmente cambiato a causa della pandemia e dell'attuale scenario geopolitico. Pertanto, è necessario un cambiamento radicale nell'Unione per far fronte a queste sfide. Draghi ha sottolineato la necessità di una trasformazione dell'economia europea, un sistema energetico decarbonizzato, una difesa integrata europea e una posizione leader nella produzione tecnologica. Ha anche evidenziato la mancanza di una strategia industriale europea e la necessità di avanzare nell'Unione dei mercati dei capitali. Draghi ha sottolineato che la maggior parte degli investimenti dovrà provenire da investimenti privati e ha evidenziato la mancanza di un industrial deal a livello europeo. Ha anche parlato della necessità di proteggere le industrie tradizionali dall'assimmetria delle regole, dei sussidi e delle politiche commerciali. Per quanto riguarda la difesa, Draghi ha sottolineato l'importanza degli appalti congiunti e del coordinamento per soddisfare le nuove esigenze di difesa e sicurezza. Ha anche affrontato il tema dell'approvvigionamento energetico e dei minerali critici, sottolineando la necessità di garantire la catena di approvvigionamento. Draghi ha inoltre parlato dell'importanza di una politica economica estera che offra risultati alla nostra economia. Infine, ha evidenziato la pericolosa ossessione della competitività interna e ha sottolineato la necessità di guardare anche all'esterno. Draghi ha proposto lo sviluppo di un nuovo strumento strategico per il coordinamento delle politiche economiche e ha parlato dell'importanza di un partenariato rinnovato tra gli Stati membri. In conclusione, Draghi ha sottolineato che i rivali dell'Unione Europea agiscono come un unico Paese, con una strategia unica, e che per uguagliarli è necessario un rinnovato partenariato tra gli Stati membri.