Nel corso dei primi 11 mesi del 2023, sono stati attivati complessivamente 7.649.869 nuovi contratti di lavoro nel settore privato, con un saldo positivo di 844.047 contratti rispetto alle cessazioni. Questo dato è migliore rispetto allo stesso periodo del 2022, quando i contratti erano stati 743.658. Inoltre, la variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è stata positiva per 435.904 unità. Secondo l'Osservatorio sul precariato dell'Inps, questi numeri indicano una tendenza positiva nel mercato del lavoro. Nel frattempo, l'Istat ha comunicato che a dicembre 2023 si è registrato un aumento delle esportazioni (+1,2%) e una riduzione delle importazioni (-1,9%). Le esportazioni verso l'Unione Europea e verso i paesi extra-UE sono entrambe aumentate, rispettivamente del 1,3% e del 1,1%. Tuttavia, su base annua, l'export è diminuito del 7,8% in termini monetari e del 10,3% in volume. Le importazioni hanno registrato una flessione del 17,6% in valore, con una contrazione più marcata per l'area extra-UE (-26,7%) rispetto all'UE (-9,8%). Nel quarto trimestre del 2023, l'export è cresciuto dell'1,4% e l'import dello 0,9%. Il saldo commerciale a dicembre 2023 è stato di +5.614 milioni di euro, in netto aumento rispetto all'anno precedente. Tra i settori che hanno contribuito alla flessione dell'export, si segnalano i metalli di base e i prodotti in metallo, gli articoli farmaceutici e chimico-medicali, i prodotti petroliferi raffinati e i prodotti chimici. Al contrario, sono aumentate le esportazioni di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove, così come gli apparecchi elettrici. I principali paesi che hanno contribuito alla riduzione dell'export nazionale sono la Francia, la Germania, gli Stati Uniti e la Cina, mentre le esportazioni verso i paesi OPEC sono aumentate del 26,5%. Commenta questa notizia qui sotto e condividila con i tuoi amici.
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