Mercati europei reagiscono con prudenza

Dopo un'apertura incerta, i principali listini europei hanno virato in territorio positivo. Milano segna un aumento dello 0,2%, mentre Londra registra la migliore performance con un +0,46%, trainata da buoni dati sull'inflazione che è rimasta stabile a gennaio. Anche Parigi ha registrato un aumento dello 0,15%, mentre Francoforte è stata la più incerta con un -0,03%. Nonostante la reazione dei mercati, la prudenza prevale a seguito della delusione per il calo dell'inflazione americana, inferiore alle previsioni. Il timore ovviamente è che il primo taglio dei tassi d'interesse da parte della Fed si allontani. La chiusura di ieri sera di Wall Street è stata pesante, con sia il Nasdaq (-1,8%) che il Dow Jones (-1,35%) che hanno perso oltre un punto percentuale. I futures per la seduta di oggi sono molto deboli, mantenendo l'incertezza. Anche alcune borse asiatiche hanno risentito di questo effetto, con Tokyo che ha registrato un -0,60% dopo i record dei giorni scorsi. Le borse cinesi continentali sono rimaste chiuse per il capodanno locale, mentre Hong Kong, alla riapertura dopo due giorni, ha avuto un avvio negativo ma ha poi recuperato guadagnando quasi un punto (+0,84%). Il prezzo del petrolio è sostanzialmente stabile, con il brent che si attesta a 82,27 dollari al barile. Nel pomeriggio si attendono i dati sulle riserve di greggio negli Stati Uniti. Anche il gas è stabile, con un prezzo di 25,1 euro per megawattora. Lo Spread, il differenziale dei rendimenti tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali, si mantiene poco mosso a 154 punti con il rendimento dei Btp al 3,94%. Il timore ovviamente è che il primo taglio dei tassi d'interesse da parte della Fed si allontani.