Khaled El Qaisi racconta le condizioni della sua detenzione
Arrestato lo scorso agosto dalle autorità israeliane al valico tra la Cisgiordania occupata e la Giordania, Khaled El Qaisi è stato interrogato per 16-18 ore consecutive, con mani e piedi ammanettati a una sedia, in una cella senza finestre e con luci accese 24 ore su 24. Nessun reato gli è stato formalmente contestato. Dopo un mese di detenzione, è stato rilasciato e ha potuto tornare in Italia. Durante un incontro all'Università del Molise, ha raccontato le condizioni disumane in cui è stato tenuto, tra deprivazione sensoriale e cibo scadente. Le celle erano tutte uguali, senza finestre e con un servizio igienico rudimentale. Khaled ha evidenziato la privazione sensoriale e il clima psicologico oppressivo durante gli interrogatori. Anche il rapporto con l'avvocato era difficile, con pochi contatti consentiti. Un'esperienza angosciante che mette in luce le violazioni dei diritti umani. Commenta e condividi la notizia con i tuoi amici.
Non ci sono commenti