Il presidente del Senato invita a un minuto di silenzio
Ieri a Casteldaccia, in provincia di Palermo, si è consumata l'ennesima tragedia sul posto di lavoro. Purtroppo, un'occasione come questa si ripete quasi ogni giorno, in maniera drammatica o, se volete con altre parole, ma credo che converrete con me, in maniera inammissibile. Non è più ammissibile, infatti, che tutte le settimane, quasi tutti i giorni si debbano ricordare persone che perdono la vita mentre stanno lavorando, esclusivamente perché mettono il proprio corpo, sé stessi, le proprie braccia e la propria testa al servizio di un lavoro e in cambio ne hanno la morte. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, invitando l'aula a un minuto di silenzio per i cinque operai morti in provincia di Palermo. "Cinque operai - aggiunge - sono rimasti uccisi dalle esalazioni di idrogeno solforato e un sesto è tuttora in gravissime condizioni. Prima di questa strage - chiamiamola con la parola giusta - ci sono stati altri episodi, solo per citare gli ultimi, a Suviana, a Firenze, a Brandizzo, a Gioia del Colle e purtroppo potremmo andare avanti con una sfilza di luoghi. Mentre parliamo, stiamo attenti che già non arrivi un'altra drammatica notizia. Negli ultimi anni certamente sono aumentate le norme che vorrebbero tutelare la sicurezza di chi lavora, certamente sono aumentate le verifiche degli ispettori e anche i controlli, anche se a mio avviso in modo ancora non sufficiente, in materia di sicurezza sul lavoro e continueranno ad aumentare. Tuttavia, ci troviamo ancora a piangere per delle vite spezzate, il che comporta la necessità di fare qualcosa tutti insieme, di fare uno sforzo straordinario perché questo tema sia una priorità per le Camere, per il Governo, per la società. Credo che ci sia bisogno - come abbiamo già detto non è più rinviabile - di un impegno di tutti, anche delle aziende e di coloro che sono preposti al controllo, persino degli stessi operatori, ai quali mi rivolgo perché non trascurino di esercitare essi stessi un controllo, una verifica, un'attenzione ancora maggiore.
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