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Pasqua in Terra Santa: tra croce e speranza

A Gerusalemme mancano i pellegrini. In corso le celebrazioni del Ramadan e del Purim. “Non siete soli e non vi lasceremo soli”.

Società
28/03/2024

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Inizia il periodo più importante dell'anno per milioni di cristiani di tutto il mondo: la Settimana Santa. Momenti intensi e significativi scandiscono questi giorni, invitandoci a rivivere la Passione e morte di Gesù Cristo, culminando nella speranza della sua Risurrezione. Ma in Medio Oriente, la realtà è estremamente tesa e complessa. Un conflitto cruento sta causando una catastrofe umanitaria a Gaza. Papa Francesco, i Patriarchi e i Gerarchi di Gerusalemme si sono espressi su questa situazione, manifestando solidarietà alle vittime e chiedendo il ripristino della pace. La comunità cristiana in Terra Santa si prepara alla Pasqua, nonostante le difficoltà. Essendo una minoranza, i cattolici di diversi riti e i protestanti si preparano alla celebrazione, mentre gli ortodossi la celebrano più tardi. Essere in mezzo ai luoghi santi, in un Paese a maggioranza ebraica, dà a questa preparazione una risonanza speciale. A Gerusalemme, la vita appare apparentemente normale, ma il paese è in guerra e molte persone sono mobilitate. La comunicazione con Gaza è scarsa e la situazione è precaria. Nonostante tutto, l'Istituto Polis cerca di unire le persone di religione diversa, rispettando la religione di ciascuno. Vivere in una terra di conflitto è difficile, ma l'istituto cerca di promuovere l'armonia e la comprensione reciproca. Gerusalemme è una città divisa, ma la speranza cristiana si riferisce all'aldilà. Nonostante la violenza e la divisione, la fede può essere vissuta in modo fecondo in momenti di sofferenza. Mentre la guerra continua in Terra Santa, è necessario cercare una soluzione definitiva al conflitto. Non siete soli e non vi lasceremo soli. Commentate la notizia qui sotto e condividetela con i vostri amici.

Fonte: Latin Patriarchate of Jerusalem