Il direttore della Prevenzione presso il Ministero della Salute: "La prevenzione è la vera attrice del cambiamento. Mai più senza strumenti e presidi"
Quattro anni fa, una coppia cinese di Wuhan, Wuhan Xiangming Liu e Yamin Hu, si recò in Italia per una vacanza, ignara di portare con sé il Sars-CoV-2. Il 29 gennaio, l'Italia si trovò ad affrontare il nuovo virus, ribattezzato poi Covid. Da allora, abbiamo imparato a conoscere decine di varianti, da Centaurus a Kraken. La coppia fu soccorsa in un albergo a Roma, entrambi si aggravarono rapidamente. Dopo un trattamento a base di antivirali e antinfiammatori, furono dimessi dopo quasi 3 mesi. In questi 4 anni, abbiamo imparato a conoscere meglio il Covid e la sua forza. Dopo il 2020-2021, con l'arrivo dei vaccini e degli antivirali, la sanità pubblica è riuscita a contenere e gestire la malattia. Le ondate successive non hanno messo in difficoltà le terapie intensive. Stiamo ancora convivendo con il Covid, una endemia che ci accompagnerà a lungo. Francesco Vaia, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, ricorda quei momenti indimenticabili che hanno tracciato il solco per il futuro. Mai più impreparati, mai più senza strumenti e presidi. La prevenzione è la vera attrice del cambiamento e sarà l'architrave della sostenibilità del sistema sanitario. Le sfide che abbiamo davanti sono le liste d'attesa, la carenza di personale sanitario e la povertà del territorio. Le vinceremo con ottimismo razionale e la voglia di crederci che abbiamo dimostrato nella battaglia che abbiamo vinto.
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