Centinaia di agricoltori lombardi in presidio per 5 giorni e 5 notti
Alcune centinaia di agricoltori sono arrivati da tutta Lombardia al casello di Melegnano, alle porte di Milano, con i loro trattori per dar vita a un presidio che durerà 5 giorni e 5 notti, per chiedere un futuro per le loro aziende e più tutela del Made in Italy. Quello che contestiamo è la politica sbagliata dell'Unione europea, le imposizioni negative che stanno portando a una soluzione di chiusura. Abbiamo trascinato queste problematiche per vent'anni senza che nessuno ci abbia mai dato delle risposte certe per un futuro, per i nostri figli, spiega Filippo Goglio, una delle anime della protesta. Noi siamo qua per difendere innanzitutto il Made in Italy. Noi siamo l'eccellenza in tutti i settori, nel latte, nella carne, nei formaggi, non dobbiamo prendere esempi da nessuno. Il ministro Lollobrigida si era proclamato a favore del Made in Italy, però a distanza di 16 mesi, delle risposte anche minime non le abbiamo avute, ha proseguito Goglio. Basta dare sempre potere alla politica sulle questioni che riguardano l'agricoltura perché è incompetente, non ne sa niente dell'agricoltore. La politica è incompetente ma anche lo stesso ministro Lollobrigida è incompetente. È incompetente perché le nostre problematiche sono talmente varie e complicate che uno non si immagina nemmeno, ha concluso. Sul posto, alla rotonda del casello autostradale di Melegnano, i trattori sono stati sistemati sugli spartitraffico e nei campi adiacenti e, malgrado qualche rallentamento, non ci sono stati disagi alla circolazione.
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