Il giudice ritiene che sussista il pericolo di reiterazione del reato e la pericolosità sociale degli indagati
Una terribile violenza sessuale di gruppo è avvenuta nei bagni pubblici della Villa Bellini a Catania, ai danni di una ragazza di soli 13 anni. Il giudice delle indagini preliminari, Carlo Umberto Cannella, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro maggiorenni e ha convalidato il fermo. Secondo il giudice, esiste il pericolo di reiterazione del reato, considerando che l'orrore ha avuto fine solo grazie al tentativo della ragazza di liberarsi. Inoltre, è probabile che, in assenza di una reazione disperata, la violenza sarebbe proseguita anche con la partecipazione di altri indagati. Il giudice ritiene che l'azione dei responsabili sia indicativa della loro personalità, poiché hanno bloccato il fidanzato della vittima e hanno agevolato e consentito ad altre persone di violentare una ragazzina di appena 13 anni senza alcun rimorso, assistendo addirittura alla scena. La misura della custodia cautelare in carcere è stata ritenuta adeguata per tre di loro, mentre il quarto è stato posto agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, in considerazione del fatto che si è presentato spontaneamente ai Carabinieri e ha fornito elementi utili alle indagini. Il giudice ritiene che questa azione susciti orrore e rappresenti un livello estremo di pericolosità sociale. Invitiamo i lettori a commentare la notizia qui sotto e a condividerla con i propri amici.
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