Una famiglia felice sterminata dal figlio adolescente
Nessuno ha sentito nulla quella sera: non un grido, non un segnale di colluttazione. La sera prima la famiglia si era riunita per festeggiare il compleanno del papà Fabio, che spegneva 51 candeline. In pochi istanti la strage: Fabio Chiarioni, 51 anni, sua moglie Daniela Albano, 49, e il loro figlio minore Lorenzo, di appena 12 anni, sono stati brutalmente uccisi nella notte tra sabato e domenica, proprio nella villetta dove poche ore prima si era svolta la cena di compleanno. A confessare il triplice omicidio è stato il figlio maggiore della coppia, un ragazzo di 17 anni che, fino a quel momento, era stato descritto come un adolescente tranquillo, studioso e sportivo, da cui nessuno si sarebbe aspettato un atto così feroce. Dopo aver chiamato i soccorsi, affermando di aver ucciso il padre, il giovane è stato subito preso in custodia dalle forze dell'ordine. Durante il lungo interrogatorio, ha finito per ammettere di aver sterminato l'intera famiglia, lasciando sgomenti gli investigatori e l'intera comunità. Le vittime erano molto conosciute e apprezzate nella zona. Fabio, costruttore edile, aveva ereditato l'attività dal padre, che aveva costruito il comprensorio dove vivevano. Daniela, titolare di un negozio di biancheria intima a Cinisello Balsamo, era altrettanto benvoluta, ricordata da molti per la sua partecipazione al programma televisivo "Caduta libera" nel 2016. I due figli frequentavano scuole locali: Lorenzo avrebbe dovuto iniziare la terza media, mentre il fratello maggiore stava per tornare all'ultimo anno del liceo. L'intera comunità di Paderno Dugnano e Cinisello Balsamo è sotto shock. La sindaca di Paderno, Anna Varisco, ha espresso il suo dolore e quello dell'amministrazione comunale, annunciando la proclamazione del lutto cittadino in occasione dei funerali. "È una tragedia che ci ha lasciati tutti sbalorditi", ha dichiarato, aggiungendo che la famiglia non era seguita dai servizi sociali e non aveva mai dato segnali di problemi. Anche la comunità di Cinisello, dove Daniela era cresciuta, è profondamente scossa. Le autorità sono ancora al lavoro per comprendere le motivazioni che hanno spinto il giovane a compiere un gesto così atroce, ma al momento resta l'incredulità per un evento che nessuno avrebbe mai potuto prevedere. "Una famiglia normale, come tante altre", ripetono i vicini, incapaci di comprendere come un simile dramma abbia potuto consumarsi proprio dietro le porte di quella casa, fino a poche ore prima animata dalla gioia di una celebrazione familiare.
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