36% campioni d'acqua oltre limiti di legge, situazione in peggioramento
Sono brutte notizie per i mari e i laghi italiani. Legambiente e Goletta verde hanno raccolto e analizzato 394 campioni d'acqua in 19 regioni tra giugno, luglio e inizio agosto per valutare lo stato di salute del Mediterraneo e dei bacini lacustri della penisola. Il 36% dei prelievi ha mostrato valori di inquinamento oltre i limiti di legge. La situazione è ancora più preoccupante se si considerano solo i mari, con una percentuale di contaminazione che sale al 37%, in aumento rispetto all'anno scorso. Su ogni 76 chilometri di costa si trova un punto inquinato. Anche per i laghi la situazione non è rosea: il numero di campioni fuori legge è aumentato del 10% rispetto all'anno precedente. Il 33% dei prelievi nei laghi non rispettava i limiti legali, un dato in crescita rispetto al 2023. I valori più allarmanti sono stati registrati sulle foci dei fiumi, con il 60% dei campioni classificati come inquinati o fortemente inquinati. Diversi fattori minacciano la salute delle acque, tra cui l'inquinamento, la cattiva depurazione e gli scarichi abusivi, oltre alla tropicalizzazione del Mediterraneo che favorisce specie non autoctone. Legambiente ha proposto un piano nazionale per la tutela di mari e laghi, che include l'ammodernamento del sistema di depurazione, l'adattamento al clima, la creazione di nuove aree protette entro il 2030 e un maggiore utilizzo di energie rinnovabili. Il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, sottolinea che il problema della depurazione è un tallone d'Achille per l'Italia, che ha già pagato sanzioni pecuniarie per oltre 142 milioni di euro e affronta quattro procedure di infrazione per la mancata conformità alla direttiva europea sulle acque reflue, con tre condanne e una sanzione pecuniaria.
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