La nuova eruzione vulcanica mette a rischio Grindavik, a 30 km da Reykjavik
Una nuova eruzione vulcanica in Islanda minaccia l'esistenza di una cittadina. Solo un mese fa gli abitanti di Grindavik, a neanche 30 chilometri dalla capitale Reykjavik, avevano subito il trauma di apprendere che sotto i loro piedi c'era il magma in ebollizione: ieri la lava ha ripreso a fuoriuscire con violenza e ha iniziato a bruciare le case, minacciando di spazzare via il tranquillo paese marittimo di 4.000 anime dedito alla pesca. Le autorità hanno dichiarato lo stato d'emergenza e ai pochi abitanti ritornati a Grindavik dopo l'eruzione e l'evacuazione di dicembre è stato intimato di sgomberare di nuovo in piena notte. La prima ministra islandese, Katrín Jakobsdóttir, ha dichiarato che "la situazione è terrificante": "E' spaventoso - ha aggiunto - vedere quanto sia vicina l'eruzione a Grindavík". Un lago di lava ha iniziato a riversarsi in varie direzioni, solo in parte tenuto a bada dai muri anti-lava eretti di recente. Tutto questo accade solo tre settimane dopo la fine della precedente eruzione, culminata il 18 dicembre con l'emissione di fontane di lava visibili da decine di chilometri di distanza, dopo una sciame interminabile di centinaia di scosse sismiche che tormentava la zona dai primi di novembre, crepando i muri e gli edifici e l'asfalto delle strade. Un'irrequietezza che però non si è mai completamente arrestata, e che mercoledì scorso ha anche fatto una vittima: un uomo di 51 anni che stava facendo dei lavori in un giardino ed è stato inghiottito da una voragine che si è spalancata sotto di lui. La penisola di Reykjanes non aveva dato segni di attività da secoli. Poi, nel marzo del 2021, la terra si è risvegliata dopo 8 secoli con diverse eruzioni nella zona. Alcuni di questi hanno creato problemi seri, come l'Eyjafjallajökull, le cui poderose emissioni di cenere, sparse su metà dell'emisfero nord, fra aprile e maggio del 2010 lasciarono a terra migliaia di voli, imponendo la più grave crisi del trasporto aereo globale dalla Seconda Guerra Mondiale. Bruciate le case di Grindavik, la lava ha ripreso a fuoriuscire con violenza. Il tragico ricordo del 2010, quando una nube nera bloccò il traffico aereo in mezza Europa. Commenta la notizia qui sotto e condividila con i tuoi amici.
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