La terra della penisola islandese di Reykjanes torna a eruttare lava incandescente: è la quarta volta che accade da dicembre ed è di nuovo stato di emergenza. Il paesaggio notturno è illuminato da bagliori arancioni, in un gioco di luci che rapisce gli occhi e torna a far sentire l'essere umano piccolo di fronte a ciò che la natura ci ricorda di essere ancora, e sempre, in grado di fare. Pochi minuti prima dell'eruzione, l'Istituto meteorologico islandese aveva emesso un comunicato in cui avvertiva dell'attività sismica che avrebbe potuto aumentare di lì a poco il rischio di una nuova eruzione. Nell'area, appena a 40 km a sud-ovest della capitale islandese Reykjavik, l’attività vulcanica è ricominciata solo negli ultimi anni dopo quasi 800 anni di quiescenza. L'eruzione si trova in una posizione simile alle ultime due eruzioni, avvenute nel febbraio 2024 e nel dicembre 2023. L'evacuazione di Grindavik, la città situata sulla costa meridionale della penisola di Reykjanes, è già stata avviata. Stando alla stampa locale, il villaggio di pescatori di Grindavik ha iniziato a essere evacuato e i residenti hanno ricevuto messaggi di testo che li invitavano a lasciare rapidamente l'area. Ai circa 4.000 cittadini era stato permesso di tornare alle loro case solo lo scorso 19 febbraio, dopo un'assenza iniziata l'11 novembre. Circa 28.000 persone vivono in questa regione, una delle più densamente popolate dell'Islanda. I terremoti sono stati seguiti da una faglia vulcanica il 18 dicembre, che ha risparmiato Grindavik, poi da una seconda eruzione il 14 gennaio alla periferia della città, che ha riversato la lava arancione sulle strade e ridotto in cenere tre case. L'8 febbraio, una terza eruzione vicino alla stessa città è stata accompagnata da un fiume di magma di 15 milioni di metri cubi durante le prime sette ore. L'Islanda ospita il maggior numero di vulcani attivi d'Europa: 33. L'attività registrata dal 2021 sulla penisola di Reykjanes secondo i vulcanologi testimonia il risveglio, dopo 800 anni, della lunga faglia che sta permettendo al magma di fluire verso l'alto.
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