Il capo indiscusso del clan decide di collaborare con la giustizia
Dopo 26 anni di prigione, Francesco Schiavone, noto come Sandokan, capo indiscusso del clan dei Casalesi, ha deciso di collaborare con la giustizia. Era uno degli ultimi irriducibili della camorra casalese, custode di importanti segreti. Lo riporta l'edizione cartacea del quotidiano "Cronache di Caserta". Schiavone, malato di tumore, è stato trasferito nel carcere di L’Aquila. Le forze dell'ordine si sono recate a Casal di Principe per proporre ai parenti del capoclan di entrare nel programma di protezione. Schiavone segue la strada già intrapresa dai figli Nicola e Walter. Il boss, oggi 70enne, fondò il clan dei Casalesi insieme a Francesco Bidognetti ed è stato arrestato nel 1998 nel suo bunker. Ha recentemente richiesto il rito abbreviato nel processo che lo vede imputato per tre omicidi. È il secondo capoclan dei Casalesi a pentirsi dopo Antonio Iovine detto ‘o ninno nel 2014.
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