La Corte di Cassazione ha giudicato inammissibile l'istanza dei legali di Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, di poter analizzare i reperti dell'indagine.
La Corte di Cassazione ha respinto l'istanza presentata dai legali di Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio della tredicenne Yara Gambirasio. I legali chiedevano di poter analizzare i reperti dell'indagine che portò all'arresto di Bossetti dieci anni fa. Precedenti decisioni avevano stabilito che i reperti potessero essere solo visionati, ma i legali di Bossetti intendevano sottoporli a nuovi accertamenti. La Cassazione aveva inizialmente accolto il ricorso dei legali, aprendo la possibilità di una riapertura del caso. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha ora giudicato l'istanza come inammissibile. La richiesta dei legali era stata presentata per poter svolgere indagini difensive in vista di una possibile revisione del processo. La Corte di Assise dovrà ora consentire alla difesa di Bossetti la ricognizione dei reperti, nei limiti già autorizzati in precedenti provvedimenti, stabilendo le opportune cautele per garantirne l'integrità. Se la difesa avanzerà nuove specifiche richieste, la Corte di Assise dovrà valutare la possibilità di nuovi accertamenti tecnici. Nonostante la decisione della Cassazione, non è prevista una revisione del processo.
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