Ricerche disperati dispersi dopo l'esplosione nella centrale
Le ricerche dei dispersi dopo l'esplosione nella centrale di Bargi continuano senza sosta. Le condizioni estreme in cui operano i soccorritori sono evidenti: dieci piani sottoterra, cinque dei quali sotto il livello dell'acqua. Il piano -9 è completamente sommerso, invaso dalle macerie; al -8, i detriti del solaio crollato e l'acqua, che ieri non c'era, continua a salire. La visibilità è zero, l'acqua cosparsa di olio. Le operazioni di ricerca sono complesse e lente, ma indispensabili. Si lavora sia all'interno che all'esterno della centrale: con veicoli filoguidati al piano -9 e sommozzatori all'esterno. Si valutano tutti i possibili scenari per garantire la sicurezza dei soccorritori. Una volta individuata la falla, si potranno riprendere le ricerche.
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