Indagine sul presunto dossieraggio coinvolgente politici e personaggi dello spettacolo
Il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, e quello di Perugia, Raffaele Cantone, hanno chiesto di essere sentiti dal Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura, dal presidente della Commissione parlamentare antimafia e da quello del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica sulle vicende relative al cosiddetto dossieraggio che coinvolge politici, dirigenti e personaggi dello spettacolo. Melillo e Cantone considerano “doveroso” chiedere di valutare “con l'urgenza del caso” la loro audizione. Questo per rendere, nei limiti previsti dalla legge, informazioni sulle vicende del presunto dossieraggio di esponenti politici e del mondo economico al centro di un'indagine della procura di Perugia. Audizioni che i magistrati considerano “necessarie alle valutazioni riservate” di Csm, Commissione Antimafia e Copasir. La Lega: “Ora ascoltare i vertici della Guardia di Finanza” “L'inchiesta sugli spioni che setacciavano illegalmente i dati di centinaia di cittadini, soprattutto di centrodestra e in particolare politici e persone vicine alla Lega, rivela un quadro sconcertante” scrive in una nota il partito di Matteo Salvini. “Siamo certi che i più alti vertici delle Istituzioni sapranno intervenire con chiarezza inequivocabile e chiederemo che il Copasir approfondisca la questione in dettaglio, fino alla completa chiarezza sui fatti, a partire dalle audizioni dei vertici presenti e passati della Guardia di Finanza e dell'Antimafia. Siamo di fronte a un attacco alla Repubblica e alla democrazia” prosegue la nota, parlando di un attacco “che coinvolge Magistratura, Guardia di Finanza e giornali di sinistra, col risultato che in più di un'occasione le Procure hanno aperto inchieste basandosi su presunti scoop nati da notizie costruite a tavolino sulla base di dati ottenuti illegalmente.
Non ci sono commenti