Corte d'Appello conferma sentenza del 2022
Nell'ambito dei processi civili per le vittime del terremoto del 6 aprile 2009, la Corte d'Appello dell'Aquila ha respinto sette ricorsi delle parti civili, confermando la sentenza di primo grado del 2022. I familiari delle giovani vittime non riceveranno alcun risarcimento, poiché i loro cari hanno assunto una condotta incauta. Dovranno inoltre pagare le spese legali, quasi 14mila euro. La Corte ha rigettato i ricorsi, confermando la sentenza relativa al crollo dell'edificio in via Gabriele D'Annunzio 14, nel centro storico dell'Aquila, dove persero la vita 13 persone. La battaglia legale si sposta ora in Cassazione. La Commissione Grandi Rischi si era riunita cinque giorni prima del tragico sisma del 2009. Per i giudici, le cause della tragedia sono da attribuire alla condotta incauta dei giovani studenti, nonostante i messaggi rassicuranti lanciati dalla Protezione Civile. La sentenza conferma l'assoluzione dell'ingegnere imputato dei lavori di restauro del 2002. La lotta per la giustizia continua.
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