Il Garante regionale dei detenuti condanna i fatti risalenti ad aprile
Le immagini del violento pestaggio di un detenuto nell'istituto penale di Reggio Emilia rappresentano una pagina nera della gestione carceraria nella nostra regione. Il garante dei detenuti dell'Emilia-Romagna, Roberto Cavalieri, ha condannato fermamente gli episodi di violenza nei confronti di un detenuto tunisino, avvenuti il 3 aprile scorso, da parte di una decina di agenti della penitenziaria reggiana. Tutto è stato documentato da un video diffuso ieri. Cavalieri ha incontrato il tunisino per accertarsi delle sue condizioni e ha espresso ripugnanza e dolore nel vedere uomini in divisa usare metodi illegali che tolgono ogni sembianza umana a un uomo. Il garante ha elogiato la Procura di Reggio Emilia per aver condotto l'indagine e ha sottolineato l'importanza della legge sul reato di tortura, che è attualmente sotto attacco con un disegno di legge parlamentare che vorrebbe abrogarla. Cavalieri ha fatto un appello all'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna affinché intervenga per conservare uno strumento centrale a difesa dei diritti delle persone detenute. Nel frattempo, dall'inizio dell'anno, sono già morte 36 persone nelle carceri italiane, di cui 16 si sono tolte la vita. Il numero dei detenuti in Italia è cresciuto notevolmente nell'ultimo anno, arrivando quasi a 60.000, con un sovraffollamento del 115%. In Emilia-Romagna, i detenuti sono 3.603 per soli 2.979 posti.
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