Condannato per rapina con odio razziale, il trapper si toglie la vita in cella
Il trapper Jordan Jeffrey Baby, noto anche come Jordan Tinti, si è suicidato nella cella del carcere di Torre del Gallo a Pavia, dove stava scontando una pena di 4 anni e 4 mesi. Nel 2023 era stato riconosciuto colpevole di rapina aggravata dall'odio razziale ai danni di un operaio nigeriano di 42 anni, avvenuta in un sottopassaggio della stazione di Carnate (Monza e Brianza). Insieme a lui c'era il trapper romano Traffik, condannato a 5 anni e 4 mesi. Le minacce razziste rivolte all'operaio erano state immortalate in un video. Jordan era tornato in carcere dopo la sospensione dell'affidamento terapeutico in comunità. Il suo avvocato ha dichiarato di voler fare luce sui presunti maltrattamenti subiti da Jordan durante la detenzione. Il trapper aveva già tentato il suicidio in passato.
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