Il dirigente della polizia locale di Anzola: "Non poteva usare l'arma"
Un colpo sparato in fronte ha spezzato la vita di Sofia Stefani, nell'ufficio del suo ex comandante. "E' stata una disgrazia. Il colpo mi è partito per sbaglio mentre oliavo la pistola. Non volevo ucciderla", ha detto il dirigente della polizia locale di Anzola, Giampiero Gualandi, cercando di giustificare l'omicidio. Ma la responsabile della Polizia locale di Anzola dell'Emilia, Silvia Fiorini, ha dichiarato: "Per il tipo di servizio che svolgeva non poteva usare l'arma. Non l'ho mai visto portare l'arma". Sulla scrivania c'era una rivoltella semiautomatica, calibro 9 corto. Gli investigatori ipotizzano un femminicidio aggravato dai futili motivi e dalla relazione sentimentale tra la vittima e il presunto assassino, che aveva una relazione extraconiugale con lei. Sofia Stefani aveva chiesto un incontro per chiarire lo stato del loro rapporto sentimentale, ma l'uomo sembrava intenzionato a lasciarla e lei minacciava di raccontare tutto alla moglie. Questo potrebbe essere il movente del delitto, ma sono in corso ulteriori accertamenti tecnici.
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