Mercati reagiscono ai dati negativi dall'America
I mercati finanziari stanno facendo i conti con la delusione provocata dai dati economici provenienti dagli Stati Uniti. Il Pil nel primo trimestre ha registrato una crescita annuale dell'1,6%, ben al di sotto delle aspettative che si attestavano intorno al 2,5%. Anche la spesa per i consumi personali, indicatore di inflazione, ha mostrato un'accelerazione al +3,7%, superando le previsioni. Questi dati allontanano la prospettiva di un taglio dei tassi da parte della Fed e fanno temere una possibile stagflazione. A Wall Street, i principali indici azionari hanno registrato un calo del 1,50%, con il Nasdaq in testa (-1,57%). Anche in Europa, i mercati hanno chiuso in ribasso: -0,97% per il Ftse Mib di Milano, mentre Francoforte e Parigi hanno seguito la stessa tendenza. Londra è stata l'unica eccezione, con un modesto +0,48%. I rendimenti dei titoli di Stato sono in aumento sia negli Stati Uniti che in Europa, con il rendimento del Btp italiano che ha toccato il 4% per la prima volta dal dicembre scorso. Tra le azioni in evidenza, Meta ha subito una forte caduta del 12,6% a seguito della pubblicazione dei conti trimestrali. A Piazza Affari, il titolo migliore è stato Bper (+1,92%), mentre Iveco e Moncler hanno registrato i cali più significativi, entrambi al -3%. StMicroelectronics ha chiuso in positivo con un +0,98% dopo la presentazione dei risultati trimestrali.
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