Chip in crescita: borse europee in rialzo

Le borse europee hanno chiuso in rialzo dopo i dati che hanno mostrato dei segnali di rafforzamento dell'economia e alla vigilia della riunione di politica monetaria della Bce. L'indice dei direttori acquisti, o Pmi, per i servizi è salito di mezzo punto a quota 53,2. I dati più alti in Germania, Italia e ancor di più in Spagna. Il dato composito, che tiene conto anche della manifattura, è sui massimi da 12 mesi. La borsa di Milano ha terminato la seduta in rialzo dello +0,66%, Francoforte +0,94%, Parigi +0,87, Londra +0,20%. Negli Stati Uniti i dati macroeconomici sono stati contraddittori: i posti di lavoro creati a maggio sono stati 152mila, meno delle attese e in calo rispetto ad aprile (188mila). L'indice dei direttori acquisti dei servizi invece è salito sui massimi da 9 mesi, sfiorando quota 55. A Wall Street l'indice Dow Jones è poco mosso (+0,14%), mentre il Nasdaq dei titoli tecnologici segna +1,31% perché oggi sono in gran spolvero i titoli dei produttori di microchip: quasi +8% ASML, +4% per AMD, +3% per Nvidia. La miccia sono stati i conti di HP (Hewlett Packard), che hanno mostrato una forte crescita delle vendite di server costruiti per l'intelligenza artificiale. Anche a Piazza Affari il miglior titolo è nel comparto chip, StMicroelecronics, +3,05%, seguita da Nexi, Banca Mediolanum e Iveco. Maggiori ribassi invece per Telecom Italia (-2,11%) e Banca Popolare di Sondrio (-1,83%).