Milano chiude in negativo, Wall Street lievemente in ribasso
Ultimo giorno della settimana all'insegna della debolezza: a Milano l'indice Ftse Mib chiude a -0,50%, in linea con Francoforte e Parigi e Londra. A Milano sono scese soprattutto le utilities (-1,28% per l'indice del comparto), mentre hanno tenuto gli indici dei settori bancario e industriale. Nella settimana il Ftse Mib di Milano è comunque salito di circa mezzo punto percentuale. Anche Wall Street è in lieve calo. -0,04% per l'S&P500, -0,14% per il Nasdaq che però nella settimana segna +2,40% trainato da Nvidia e degli altri titoli legati a semiconduttori e intelligenza artificiale. I dati sul lavoro negli Stati Uniti sono stati buoni. I nuovi posti di lavoro a maggio sono stati 272mila, ben 90mila più delle attese e oltre 100mila in più rispetto ad aprile. I salari sono saliti più delle aspettative, del 4,1% su base annua. Se l'occupazione va bene la Fed potrebbe non avere fretta di tagliare i tassi. Non a caso dopo il dato sull'occupazione c'è stata un'impennata di 14 punti base nei rendimenti dei titoli di Stato americani decennali. Riflessi anche in Europa: il rendimento del Btp decennale sale di 8 punti base e arriva al 3.95%. Lo stesso ragionamento fa irrobustire il dollaro. Un euro vale 1,0806 dollari e scende dello 0,75% rispetto a ieri. A Piazza Affari oggi maggiori rialzi per Leonardo (+1,81%) e Recordati (+0,93%), maggiori ribassi per Hera (-2,31%), A2A (-2,25%) e Unipol (-2,14%).
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