Milano e Madrid in testa alle borse.

Le borse europee sono rimaste poco mosse oggi, ad eccezione di Milano (+0,91%) e Madrid (+0,63%), i listini dove il comparto bancario ha maggior peso. Proprio questo settore, che ha registrato ottime performance sia oggi che ieri, ha contribuito a far raggiungere al Ftse Mib il bilancio positivo di quasi il 2% per il mese di gennaio, portando l'indice a quota 30.915 punti, il massimo dal 2008.

Oltre ai dati sulla disoccupazione, oggi sono stati pubblicati anche quelli sull'inflazione. In Francia, a gennaio, si è registrata una variazione annuale dei prezzi al consumo del 3,1%, in calo rispetto al 3,7% di dicembre. Alle 14 verranno pubblicati i dati sulla Germania.

Le borse cinesi hanno invece chiuso un mese amaro, con la borsa di Shanghai in calo dell'1,48% oggi e del 6% nel mese. Ancora peggio è andata a Hong Kong, con una perdita del 9% e il raggiungimento dei minimi dal 2022, a causa delle difficoltà nel settore immobiliare e dell'uscita di molti investitori stranieri.

A gennaio, l'indice dei direttori acquisti ha mostrato che il settore manifatturiero è rimasto al di sotto della soglia di espansione, con un valore di 49,2, seppur con un lieve miglioramento. I servizi, invece, hanno superato le aspettative, raggiungendo un valore di 50,7.

Questa sera, la Fed, la banca centrale americana, prenderà una decisione sui tassi. Gli analisti non si aspettano variazioni, ma il mercato è in attesa di ogni parola del governatore Jerome Powell, in quanto si scommette su un primo taglio a maggio, anziché a marzo.

Nel frattempo, durante la notte, sono stati pubblicati i risultati di Microsoft, che ha registrato ricavi per 63 miliardi nel trimestre, con un aumento del 18%, grazie al cloud e all'intelligenza artificiale. Alphabet, la holding che controlla Google, ha invece registrato un aumento dei ricavi del 11%, pari a 86 miliardi. Nonostante ciò, entrambi i titoli stanno scendendo nelle contrattazioni pre-apertura a Wall Street, con Alphabet in calo del 5,5% e Microsoft dello 0,9%.

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