Ricchi più ricchi, classe media in affanno

Gli italiani più ricchi continuano a arricchirsi grazie agli investimenti finanziari, mentre la classe media vede diminuire la propria ricchezza di quasi il 5% tra il 2010 e il 2023, soprattutto a causa del deprezzamento dei valori immobiliari. Secondo la Banca d'Italia, nonostante ciò, il grado di disuguaglianza rimane stabile. L'aumento complessivo della ricchezza netta del 14% è stato trainato dalla crescita del 29% delle famiglie più abbienti, grazie agli strumenti finanziari più rischiosi. Al contrario, la classe media ha subito una diminuzione del 4,8% a causa della flessione del valore immobiliare, solo parzialmente compensata dagli strumenti finanziari. La metà più povera delle famiglie ha visto una stabilità della propria ricchezza, con un aumento del valore immobiliare bilanciato dal calo della ricchezza finanziaria e dall'indebitamento. La diversificazione del patrimonio tra le famiglie più ricche è evidente, con una quota maggiore di strumenti finanziari rischiosi. L'indice di Gini della ricchezza netta ha mostrato un aumento della concentrazione tra il 2010 e il 2016, per poi stabilizzarsi. L'Italia si posiziona a livello di disuguaglianza simile all'eurozona e alla Francia, superiore alla Spagna ma inferiore alla Germania. La minore disuguaglianza rispetto alla Germania è dovuta alla maggiore quota di ricchezza detenuta dalle famiglie italiane al di sotto della mediana, anche grazie al minor peso dei debiti sulla ricchezza lorda.