La controversa carriera politica del leader slovacco
Robert Fico, premier slovacco, è considerato ostile all'Ue, alla Nato e a Kiev. Ha iniziato la sua carriera politica nel Partito comunista prima della Rivoluzione di Velluto. Dopo aver fondato il partito Smer-Sd, è diventato primo ministro nel 2006. Fico ha formato una coalizione con un partito di estrema destra e ha rifiutato misure di austerità durante la crisi finanziaria del 2008. La sua posizione dura sui migranti ha generato polemiche. Nel 2018, dopo l'omicidio di un giornalista, ha perso il mandato di premier. Nel 2020 ha mantenuto il seggio in Parlamento. Il suo governo ha recentemente approvato una legge controversa sulla radiotelevisione pubblica. Le critiche piovono da opposizione e gruppi per i diritti dei media.
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