Il figlio Emanuele Filiberto firma l'atto di morte del padre e cura gli ultimi preparativi
Questa mattina, come da tradizione di casa Savoia, il principe Emanuele Filiberto ha firmato all'interno del Duomo di Torino l'atto di morte del padre Vittorio Emanuele, scomparso sabato 3 febbraio a Ginevra. Pochi minuti fa il feretro ha raggiunto la chiesa dove si celebreranno le esequie. All'interno della cattedrale, sono in corso gli ultimi preparativi per le esequie. Fra i presenti, all'elenco degli invitati diffuso ieri, si aggiungono Fuad d'Egitto in rappresentanza della famiglia reale egiziana, e il gran maestro dell'Ordine di Malta. Emanuele Filiberto ha compiuto anche un sopralluogo per definire i posti perché, al di là del protocollo, i Savoia intendono avere vicino a loro i più stretti amici di famiglia. I più stretti congiunti del figlio di Umberto II prenderanno posto di fronte alla cappella che custodisce la Sindone, che fu donata alla Diocesi proprio dal padre di Vittorio Emanuele. All'interno del Duomo, presenti 450 ospiti: si tratta di membri delle famiglie reali, rappresentanti di ordini dinastici, rappresentanti delle Guardie del Pantheon, invitati privati dalla famiglia. Saranno presenti inoltre la Principessa Maria Pia di Savoia e i figli, Principi di Jugoslavia, il Principe Aimone e la Principessa Olga di Savoia-Aosta. Il feretro entra in Duomo sulle note dell'Inno Sardo. La bara sarà adagiata su un tappeto in terra, avvolto in una bandiera con lo stemma di Casa Savoia. Ad officiare la cerimonia funebre, monsignor Paolo De Nicolò, gran priore degli ordini dinastici. Ieri, alla Reggia di Venaria Reale, sono state quattromila persone si sono recate in visita alla camera ardente. "Eseguiremo l'Inno Sardo, che sarà solo suonato per organo all'entrata del feretro e anche cantato all'uscita, il Sanctus agnus dei di Perosi, l'Ave verum di Mozart, ma anche i canti gregoriani". Lo dice Franco Gabriele Turicchi, maestro del Coro Francesco Veniero della chiesa Santuario Madonna del Pilone, composta da 30 elementi. "Esistiamo da 42 anni - ha aggiunto - perché noi siamo il coro dei Savoia". Il direttore è Luigi Canestro, l'organista Francesco Cavaliere.
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