800mila morti in 100 giorni, la tragedia etnica che non si dimentica
Sono passati trent'anni dal genocidio in Ruanda, una delle più sanguinose guerre civili su base etnica della storia. Gli hutu massacrarono i tutsi e altri gruppi minori, portando alla morte di 800mila persone in soli cento giorni. Nonostante il lungo percorso per consegnare alla giustizia i responsabili, ancora non si è fatta piena luce su questa tragedia. Le violenze rivivono nelle testimonianze dei sopravvissuti, mentre il mondo cerca di non dimenticare. Da Kigali, il corrispondente Valerio Cataldi racconta una storia che non può essere dimenticata.
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