Distrutto il comparto produttivo dello stato, quarta economia del Paese. Lula si mobilita. Il Papa e l'Italia vicini al dramma del "Veneto brasiliano": nello stato il 40% sono "italiani"
Un mare di acqua ha sommerso lo stato brasiliano del Rio Grande do Sul, mettendolo in ginocchio. Il bilancio delle inondazioni è tragico: almeno 75 morti, 107 dispersi e 95.700 sfollati. Mezzo milione di case è senza elettricità e 839 mila senza acqua. Le strade sono state inghiottite dal fango, con 113 impraticabili. Il comparto produttivo dello stato è distrutto. Il presidente Lula ha risposto all'appello del governatore di Rio Grande do Sul, Eduardo Leite. Il 40% degli abitanti è discendente di italiani. Il Papa e la premier italiana Giorgia Meloni hanno espresso vicinanza. La situazione è definita "apocalittica" dal console generale di Porto Alegre. Gli italiani sul posto descrivono la situazione come "catastrofica". La tragedia ha generato commozione in Italia e in Vaticano.
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