Il tribuno divide, ma serve un premier unitario per la maggioranza
Il Fronte Popolare ha vinto ma le sue anime si dividono. Dopo la vittoria, il cantiere è aperto: facce sorridenti ma diffidenza, riunioni segrete. Mélenchon spaventa, senza mediazioni. Il rischio? Instabilità. Socialisti, ecologisti, comunisti, tutti guardano a loro. Ma Mélenchon divide: programma radicale, divergenze esasperate, carattere focoso. Liti, epurazioni, dissidenti. Bilancio da proteggere, costi altissimi. Il premier unitario è l'obiettivo, ma serve l'aiuto degli "amici-nemici" vicini a Macron.
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