Il premier chiedeva un plebiscito, ma gli elettori puniscono la protervia
Narendra Modi ha ottenuto la vittoria alle elezioni in India per la terza volta consecutiva, ma con un calo di 64 parlamentari rispetto al 2019. Il suo partito nazionalista indù ha vinto, ma con forti perdite, mentre il partito del Congresso di Raul Gandhi ha guadagnato terreno. Modi ha perso consenso soprattutto nell'area centrale del Paese, tradizionale roccaforte del suo partito. Gli elettori hanno punito la protervia del Bjp, secondo Gandhi, che ha sottolineato la vittoria della Costituzione e la sconfitta delle bugie. Molti leader delle opposizioni chiedono le dimissioni di Modi per ragioni morali. La campagna elettorale imperniata su toni trionfalistici e divisivi non ha convinto gli elettori preoccupati per l'inflazione e la disoccupazione. L'onda zafferano del Bjp si riconferma, ma non è stato uno tsunami.
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