Dirigente anticorruzione accusa Putin di omicidio politico
Il dissidente russo Alexei Navalny è stato ucciso poco prima di essere rilasciato nell'ambito di uno scambio di prigionieri concordato dal suo team e presentato al governo russo. Questo è quanto afferma Maria Pevchikh, presidente della Fondazione anticorruzione di Alexei Navalny. Secondo la Pevchikh, lo scambio prevedeva il rilascio di Navalny e di due cittadini americani, Evan Gershkovich e Paul Whelan, detenuti in Russia con l'accusa di spionaggio, in cambio della scarcerazione dell'ex ufficiale del Servizio federale per la sicurezza russo Vadim Krasikov, ed era stato sottoposto a Vladimir Putin all'inizio di febbraio. "Ho ricevuto la conferma che i negoziati erano nella fase finale la sera del 15 febbraio", ha detto Maria Pevchikh, "il 16 febbraio Alexei è stato ucciso". La Pevchikh sostiene che Putin avrebbe però deciso di uccidere Navalny, che riteneva troppo pericoloso, per poi ottenere la liberazione di Krasikov con un altro detenuto politico. La collaboratrice di Navalny ha anche accusato funzionari americani e tedeschi di avere fatto ritardare il possibile scambio a causa della loro passività.
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