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Papa Francesco a Piazza San Pietro.

Il Pontefice si scusa per il raffreddore e parla di virtù e guerra

Esteri
13/03/2024

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Cari fratelli e sorelle, buongiorno, vi do il benvenuto: sono un po' raffreddato per questo ho chiesto a monsignore di leggere la catechesi; state attenti. Ci potrà fare molto bene. Inizia così Papa Francesco l’udienza generale in Piazza San Pietro scusandosi con i fedeli. A leggerla don Pierluigi Giroli. Nella dottrina 'I vizi e le virtù', Francesco sottolinea che i santi non sono delle eccezioni dell’umanità, una sorta di ristretta cerchia di campioni, sono invece coloro che diventano pienamente sé stessi, che realizzano la vocazione propria di ogni uomo. Che mondo felice sarebbe quello in cui la giustizia, il rispetto, la benevolenza reciproca, la larghezza d'animo, la speranza - sottolinea nella catechesi il Pontefice - fossero la normalità condivisa, e non invece una rara anomalia! Ecco perché il capitolo sull'agire virtuoso, in questi nostri tempi drammatici nei quali facciamo spesso i conti con il peggio dell'umano, dovrebbe essere riscoperto e praticato da tutti. In un mondo deformato dobbiamo fare memoria della forma con cui siamo stati plasmati, dell'immagine di Dio che in noi è impressa per sempre. La virtù – prosegue- non è un bene improvvisato e un po' casuale, che piove dal cielo in maniera episodica. La storia ci dice che anche i criminali, in un momento di lucidità, hanno compiuto atti buoni. Alla fine con qualche fatica Papa Francesco riprende la parola per l’ennesimo appello contro la guerra: “Oggi mi hanno portato un rosario e un Vangelo di un giovane soldato morto al fronte, lui pregava con quello. Poi ripete più volte: “Tanti giovani, tanti giovani, vanno a morire. Preghiamo il Signore perché ci dia la grazia di vincere questa pazzia della guerra – conclude Francesco- che sempre è una sconfitta”. Infine la benedizione.

Fonte: (Ansa)