Il presidente russo torna a parlare dopo la strage al Crocus City Hall
Tre giorni dopo la strage, Putin ammette che l'attacco è stato compiuto da "estremisti islamici" ma rilancia i sospetti su Kiev. Il bilancio è di 139 morti e oltre 100 feriti. Putin chiede di scoprire chi è il mandante dell'attacco e ordina di monitorare le indagini. I quattro tagiki accusati appaiono malconci in tribunale, confermando voci di torture. L'Ue e Tajani escludono coinvolgimento dell'Ucraina. Medvedev propone la pena di morte, ma potrebbe non essere retroattiva. Altri tre sospetti arrestati, tra cui il venditore dell'auto usata dagli attentatori.
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