Putin riconfermato, voto elettronico e brogli.

Le elezioni russe, che iniziano domani, sono le meno appassionanti di quest'anno. Il risultato è scontato: la conferma di Vladimir Putin come presidente della Federazione russa. Il voto si svolgerà dal 15 al 17 marzo e vedrà Putin ottenere un altro mandato di sei anni. Queste elezioni sono le prime da quando è iniziato il conflitto in Ucraina due anni fa. Inoltre, per la prima volta, numerose regioni potranno utilizzare il voto elettronico, sollevando timori di brogli e manipolazioni. La popolazione russa che può votare è di 112,3 milioni di persone, con altri 1,9 milioni che vivono all'estero. Oltre 8,5 milioni di russi hanno richiesto di votare a distanza, consentendo loro di votare all'estero. Circa 1,42 milioni di elettori hanno già votato in anticipo. L'affluenza alle elezioni presidenziali del 2018 è stata del 67,5%, mentre alle elezioni parlamentari del 2021 è stata del 51,7%. Gli osservatori internazionali non saranno presenti ai seggi. L'opposizione punta sulla campagna "Mezzogiorno contro Putin", che invita gli elettori contrari al presidente a presentarsi ai seggi l'ultimo giorno delle votazioni. La reazione della popolazione critica nei confronti di Putin è l'incognita principale di queste elezioni. Oltre a Putin, ci sono tre candidati registrati, ma nessuno di loro ha possibilità di intaccare il consenso del presidente. Il governo russo sta conducendo una campagna per rafforzare la legittimità interna e internazionale di Putin. Il presidente ha promesso incentivi e sostegni per chi partecipa all'"operazione militare speciale" e ha lanciato un programma per formare i veterani a incarichi dirigenziali nell'amministrazione pubblica. Le autorità russe hanno messo in guardia l'Occidente da tentativi di "ingerenza" nel voto. Commenta la notizia qui sotto e condividila con i tuoi amici.