Manifestazioni e discorso del presidente iraniano a Teheran
“Morte a Israele” e sostegno ai palestinesi nella guerra in corso nella Striscia di Gaza. Gridano i manifestanti a piazza Azadi a Tehran dove oggi la Repubblica islamica dell'Iran festeggia il 45mo anniversario della rivoluzione khomeinista con la quale nel 1975 salì al potere la teocrazia sciita e fu destituita la monarchia Palavhi. Slogan contro Stati Uniti, Regno Unito e Israele considerati nemici numero uno da Teheran, mentre le loro bandiere e le effigi del premier Benyamin Netanyahu e dello "Zio Sam" (simbolo Usa) sono state date alle fiamme. Il presidente iraniano Ebrahim Raisi, in un discorso trasmesso in tv per l'occasione, ha chiesto l'espulsione di Israele dalle Nazioni Unite e ha ribadito la necessità di fermare al più presto possibile i bombardamenti a Gaza, denunciando i crimini contro l'umanità commessi da Israele, con il sostegno del regime americano e di alcuni Paesi occidentali. Raisi ha sottolineato che la Palestina è diventata il problema principale dell'umanità e ha accusato Israele di violare molte risoluzioni, leggi e patti internazionali. Inoltre, sulla piazza di Teheran sono stati esposti equipaggiamenti militari di fabbricazione iraniana, tra cui missili balistici e da crociera, lanciatori di satelliti, sistemi di difesa, droni shahed, elicotteri e veicoli tattici. Tra pochi giorni il Paese sarà chiamato alle urne per eleggere il nuovo presidente.
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