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Regista Rasoulof fugge dall'Iran.

Condannato a 8 anni, ora residente nell'Iran culturale

Esteri
14/05/2024

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Il regista Mohammad Rasoulof ha annunciato la sua fuga dall'Iran attraverso un post su Instagram. Dopo essere stato condannato a otto anni di prigione per "collusione contro la sicurezza nazionale", ha deciso di scegliere l'esilio. Nel suo messaggio, Rasoulof critica la tirannia religiosa presente in Iran e afferma di essere ora residente nell'Iran culturale, una terra senza confini costruita da milioni di iraniani costretti a lasciare il Paese a causa dell'oppressione e della barbarie. Il regista, noto per il film "Il male non esiste", è stato privato della libertà di movimento e di lavoro dal 2017 e ha continuato a girare film in clandestinità nonostante le restrizioni. La sua fuga ha destato scalpore e molti attivisti si aspettano di vederlo al Festival di Cannes, dove è presente con il suo ultimo lungometraggio. Rasoulof fa parte di una cerchia di cineasti iraniani che denunciano l'oppressione sociale e politica nel Paese, pagando un caro prezzo per i loro messaggi. La sua fuga si inserisce in un contesto di crescente tensione politica in Iran, con altri artisti come Jafar Panahi e Asghar Farhadi che hanno scelto l'esilio. La situazione è resa ancora più critica dalla recente condanna a morte del rapper Toomaj Salehi per le sue canzoni di denuncia. Rasoulof conclude il suo messaggio ringraziando coloro che lo hanno aiutato nella fuga e lasciando un segno di sofferenza e coraggio.