La pericolosa missione di informare in mezzo al conflitto
Hossam Shabat, giovane giornalista freelance di 21 anni, si trova a Gaza City per documentare la realtà sul campo. Martedì 20 febbraio, mentre filmava se stesso e altri operatori dell'informazione, è stato costretto a fuggire inseguito da esplosioni e colpi di arma da fuoco. Nel video, si vede il gruppo di reporter correre tra macerie e case bombardate, con la scritta “Press” sui giubbotti antiproiettile ben visibile. In un momento di tensione, Shabat afferma: "Ora stanno sparando direttamente contro di noi". L'agenzia Reuters ha verificato l'autenticità del video, girato nel quartiere Zeitoun di Gaza City. Secondo il Comitato per la protezione dei Giornalisti, 72 giornalisti palestinesi sono stati uccisi durante gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza. Le famiglie dei giornalisti sono spesso prese di mira, rendendo ancora più pericolosa la missione di informare in un contesto così distruttivo. L'esercito israeliano ostacola qualsiasi attività informativa indipendente, con almeno 25 giornalisti arrestati tra Gaza e la Cisgiordania (19 di loro sono ancora detenuti al 15 febbraio).
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