Due anni dopo l'inizio del conflitto in Ucraina, la guerra dei droni ha cambiato radicalmente le modalità di combattimento. Entrambi gli schieramenti si affidano sempre di più a velivoli senza pilota per attività di ricognizione e attacchi mirati. Kiev ha prodotto droni di varie dimensioni, mentre Mosca ha risposto con l'acquisto di droni iraniani. La produzione di droni è diventata una priorità per entrambi i Paesi, con l'obiettivo di colpire obiettivi a distanze sempre maggiori. La corsa ai droni ha sostituito i carri armati e i razzi a lungo raggio, diventando la chiave per influenzare l'esito del conflitto.
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