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Comitato UE contro tortura: caso Salis

Il padre: "Mattarella è l'ultima arma"

Politica
07/02/2024

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Il Comitato del Consiglio d'Europa per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) sta seguendo con attenzione il caso Salis. Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha ricevuto rassicurazioni formali da parte del Comitato europeo, che è stato coinvolto insieme al Commissario per i diritti fondamentali d'Ungheria e agli organi competenti del Consiglio d'Europa e dell'UE. La questione al centro dell'attenzione riguarda il trattamento e le condizioni di detenzione in Ungheria di Ilaria Salis, cittadina italiana. Nel frattempo, il padre di Ilaria, Roberto, ha espresso la sua delusione per le prese di posizione dei Ministeri degli Esteri e della Giustizia, affermando che è necessario trovare una soluzione. Ha proposto addirittura uno scambio di prigionieri, offrendosi di prendere il posto di sua figlia. Roberto Salis ha dichiarato che il presidente della Repubblica è l'ultima speranza per ottenere aiuto. Riguardo alle accuse mosse contro Ilaria, suo padre ha spiegato che è accusata di aver partecipato a due assalti e rischia una pena fino a 24 anni, mentre il colpevole confesso degli assalti è stato condannato a soli tre anni. Gli arresti domiciliari non sono una soluzione praticabile, poiché ci sarebbe il rischio di attacchi da parte di nazisti. Roberto Salis si dice furioso per l'esito degli incontri con i ministri Nordio e Tajani.

Fonte: LaPresse