Attiva audio

Italia: ponte tra Africa e Europa

La presidente del Consiglio apre il vertice Italia-Africa

Politica
29/01/2024

Commenti 0

Non ci sono commenti. Clicca qui per scrivere qualcosa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lista commenti

Non ci sono commenti

L'Italia ha la “naturale vocazione” a essere “un ponte tra l'Africa e l'Europa, un ponte che abbiamo il vantaggio di poter costruire non partendo da zero ma dalle solide fondamenta che molto tempo fa un grande italiano come Enrico Mattei, fondatore di Eni, ha avuto la lungimiranza di saper immaginare”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aprendo i lavori del vertice Italia-Africa in Aula al Senato, disegna l'architettura dei cinque pilastri del Piano Mattei per l'Africa, sottolineando che “noi vogliamo ripartire da quella intuizione e scrivere insieme una nuova pagina di questo racconto”. Mattei, ha aggiunto, “amava dire che l'ingegno è vedere possibilità dove altri non ne vedono: dove altri vedevano difficoltà, Mattei vedeva un'opportunità e ci ha insegnato che era possibile coniugare l'esigenza italiana di rendere sostenibile la sua crescita con quella delle nazioni partner di conoscere una stagione di libertà, di sviluppo e di progresso”. I cinque pilastri del Piano Mattei: istruzione, salute, agricoltura, acqua, clima. Dal Marocco al Kenya, dalla Tunisia all'Etiopia, tutti i progetti in campo. Un grande centro di formazione professionale sull'energia rinnovabile in Marocco, progetti sull'istruzione in Tunisia, altri per l'accessibilità alla sanità in Costa d'Avorio: sono “alcuni dei progetti pilota” del Piano Mattei annunciati dalla premier. “La condivisione è uno dei principi cardine del Piano Mattei, i lavori di questo vertice saranno determinanti per arricchire il percorso”, ha spiegato Meloni, indicando progetti anche in Algeria, Mozambico, Egitto, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya. Citando “alcuni” dei “progetti pilota su cui stiamo lavorando”, suddivisi nelle “varie aree di intervento”, Meloni ha cominciato dal “decisivo pilastro istruzione e formazione professionale”: “in Marocco puntiamo a realizzare un grande centro di eccellenza per la formazione professionale sul tema delle energie rinnovabili”, ha detto la premier, spiegando poi che intende rafforzare “i legami fra il sistema scolastico italiano e quello delle nazioni africane. Penso alla riqualificazione strutturale delle scuole, come faremo già nel 2024 in Tunisia, alla formazione all'aggiornamento dei docenti, agli scambi fra studenti e insegnanti fra le nostre nazioni”. Nel capitolo salute, “la prima nazione a cui vogliamo rivolgerci è la Costa d'Avorio - ha annunciato la premier - dove l'obiettivo è migliorare l'accessibilità e la qualità dei servizi primari, con attenzione particolare ai più piccoli, alle mamme e ai più fragili”. In materia di agricoltura “la sfida che vogliamo centrare non è solo garantire cibo per tutti ma garantire cibo di qualità per tutti”, ha chiarito Meloni, spiegando che l'Italia intende “avviare in Algeria un progetto di monitoraggio satellitare sull'agricoltura, mentre in Mozambico è impegnata a costruire un centro agroalimentare che valorizzi le eccellenze e l'esportazione dei prodotti locali. In Egitto - ha continuato - prevediamo di sostenere in un'area a 200 chilometri da Alessandria la produzione di grano soia, mais e girasole, con investimenti in macchinari, sementi, tecnologie, e nuovi metodi di coltivazione, oltre ovviamente ad accompagnare la formazione professionale”. Meloni ha poi citato “il progetto già avviato in Tunisia, dove stiamo lavorando per potenziare le stazioni di depurazione delle acque non convenzionali per irrigare un'area di 8mila ettari e creare un centro di formazione dedicato al settore agroalimentare”. Altri due progetti pilota riguardano la Repubblica del Congo, con la “costruzione di pozzi e reti di distribuzione dell'acqua, soprattutto a fini agricoli, alimentate esclusivamente da energia rinnovabile”; e l'Etiopia, con “l'avvio del recupero ambientale di alcune aree” con “interventi di risanamento delle acque, anche attraverso la formazione e il sostegno tecnico alle università locali”. Nel pilastro clima-energia e infrastrutture collegate rientra “un'iniziativa in Kenya dedicata allo sviluppo della filiera dei biocarburanti, che punta a coinvolgere fino a circa 400mila agricoltori entro il 2027”, ha spiegato Meloni, ricordando poi “l'interconnessione elettrica Elmed fra Italia e Tunisia e il nuovo corridoio per il trasporto di idrogeno dal Nord Africa all'Europa centrale passando per l'Italia”.