Intervista al criminologo Vincenzo Musacchio
Il Fentanyl sta diventando una minaccia sempre più grande anche in Italia. Secondo il criminologo Vincenzo Musacchio, se non verranno adottate misure di prevenzione e contrasto a livello nazionale, il nostro Paese rischia di trovarsi in una crisi simile a quella degli Stati Uniti. Musacchio sottolinea l'importanza di combattere il Fentanyl in modo globale, coinvolgendo scuole, carceri, sobborghi e la rete. Occorrono investimenti significativi per prevenire e trattare l'uso di oppioidi. Il criminologo suggerisce di dichiarare un'emergenza da Fentanyl in Italia e in tutta l'Europa, considerando che una sola compressa può uccidere una persona in pochi secondi. Negli Stati Uniti, l'emergenza descritta dai media è davvero tragica, con un aumento vertiginoso delle morti per Fentanyl, anche tra i minorenni. Più di 78.000 persone sono già morte per overdose da oppioidi sintetici nei dodici mesi terminati a giugno 2023. La diffusione del Fentanyl è resa ancora più difficile dall'accessibilità e dal commercio online. Gli acquirenti possono visitare il dark web e fare acquisti in modo anonimo, rendendo difficile il tracciamento delle transazioni. La rete si è trasformata in un vero e proprio supermercato per gli oppioidi. Per contrastare questa diffusione, Musacchio suggerisce un approccio globale da parte del governo italiano, con una task force antidroga specifica per la criminalità organizzata. La formazione delle forze di polizia e della magistratura sarà fondamentale, così come la cooperazione internazionale. Musacchio consiglia di seguire l'esempio degli Stati Uniti, formando esperti nel campo dei cyber crimes e delle transazioni finanziarie illecite. La sfida per il governo italiano sarà fermare l'arrivo massiccio di Fentanyl nel Paese, collaborando con la Cina e sviluppando relazioni internazionali. Saranno necessari finanziamenti e risorse per affrontare questa epidemia e formare il personale adeguatamente. Musacchio sottolinea che la lotta al Fentanyl inizia ben oltre i confini, impedendo che le droghe pericolose raggiungano le nostre nazioni. Invitiamo i lettori a commentare la notizia qui sotto e a condividerla con i loro amici.
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