La norma per l'assistenza sanitaria alle persone in fase terminale torna al centro del dibattito politico
La proposta di legge sul fine vita presentata dal presidente Zaia è stata bocciata in Veneto, ma ora approda alla Camera dei Deputati. La capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, Luana Zanella, ha annunciato di aver ripresentato la proposta spiegando che c'è un disperato bisogno di questa norma. Attualmente, senza una legge, ogni regione procede senza regole per l'assistenza sanitaria alle persone in fase terminale, causando disagi ai malati, alle loro famiglie e al personale sanitario. La proposta di legge di Zaia non introduce nulla di nuovo, ma mette ordine e assicura la presenza dello Stato. Zanella invita l'area liberal della destra in parlamento a sostenere la proposta. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha definito l'occasione persa dal Veneto come una ferita, sottolineando che la destra ha affossato la proposta di legge e che anche il Pd ha votato contro. Zanella conclude affermando che la proposta potrebbe essere estesa a tutte le regioni, garantendo certezze e conforto a chi si avvicina ai momenti finali della propria vita. La proposta prevede la creazione di una commissione medica multidisciplinare permanente che valuti le condizioni della persona e i presupposti per l'accesso alla morte medicalmente assistita. L'obiettivo è rendere meno disumano un momento cruciale per le persone sofferenti e senza speranza. Invitiamo a commentare la notizia qui sotto e a condividerla con i vostri amici.
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