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Sant'Anna di Stazzema: 80 anni dopo.

La commemorazione di un eccidio che ha segnato la storia

Società
12/08/2024

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Sono passati ottanta anni dall’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, quando i nazifascisti trucidarono 560 persone, tra cui 130 bambini. In quel giorno di agosto del 1944, tre reparti della divisione Panzergrenadier «Reichs;führer-SS», accompagnati da bande di fascisti, circondarono l’abitato, mentre un quarto si attestava più a valle per bloccare ogni via di fuga. In poco più di tre ore si compì uno dei più gravi massacri di civili della nostra storia. I sopravvissuti, ancora bambini all'epoca, non hanno potuto cancellare i ricordi. Le testimonianze raccontano di madri che cercavano di proteggere i propri figli, di anziani e di famiglie intere che furono uccisi senza pietà. Dopo l'eccidio, i nazifascisti diedero fuoco ai corpi e alle case. Oggi, a ottant'anni di distanza, la commemorazione di questa tragedia è un momento di memoria, raccoglimento e testimonianza. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato l'importanza di ricordare e di opporsi alle ragioni della guerra. La Toscana non dimentica e il presidente della Regione ha voluto ricordare le 560 vittime, tra cui molti bambini, donne e anziani. Le testimonianze dei sopravvissuti, ancora vive e commoventi, ci ricordano l'orrore di quel giorno. Solo dopo cinquant'anni è stato possibile conoscere la verità su quello che accadde, grazie al ritrovamento degli archivi della procura generale militare di Roma. Nel 2004 è stato aperto il processo e nel 2005 sono state condannate dieci persone. La strage di Sant'Anna di Stazzema rimane un simbolo di riscatto e di speranza, un monito per non dimenticare mai i crimini imprescrittibili della guerra. Commenta questa notizia qui sotto e condividila con i tuoi amici.

Fonte: (Ansa)