Attivisti attaccano foto dell'alluvione al dipinto e chiedono fondi per le catastrofi climatiche
Gli attivisti di Ultima Generazione hanno preso di mira "La Nascita di Venere" di Botticelli, capolavoro del Rinascimento esposto agli Uffizi. Il dipinto è stato ricoperto nel pomeriggio di immagini dell'alluvione che ha colpito Campi Bisenzio. Le fotografie sono state attaccate con scotch di carta alla teca di vetro che protegge il dipinto, che non ha subito danni. Sul pavimento della sala degli Uffizi è stato steso uno striscione con la scritta “Fondo riparazione 20 miliardi per riparare i danni delle catastrofi climatiche - ultima generazione.it”. Già nel luglio 2022 Ultima generazione aveva colpito agli Uffizi: allora militanti si erano “'incollati” al vetro che protegge la Primavera di Botticelli. Nella loro breve incursione nel museo fiorentino, i due attivisti hanno spiegato di aver condotto l'azione allo scopo di chiedere "un fondo di riparazione di 20 miliardi di euro per tutti i cittadini che hanno subito o subiranno danni dalle catastrofi climatiche", come accaduto "in Emilia Romagna, dove i cittadini sono stati colpiti da un'alluvione, e poi a Campi Bisenzio, con altre persone colpite da alluvione". Inoltre, hanno solidarizzato con gli agricoltori "che sono scesi in strada perché non riescono più ad arrivare a fine mese e stanno perdendo i raccolti". Dopo il blitz i carabinieri hanno fermato tre persone per riunione in luogo pubblico non preavvisata e interruzione di un pubblico servizio. I tre, di età compresa fra i 31 e i 33 anni, cittadini italiani, sono stati identificati e deferiti all'autorità giudiziaria. Uno degli attivisti è Giordano Cavini Casellini, 32 anni, ecomilitante di Empoli che aveva imbrattato Palazzo Vecchio a marzo dello scorso anno. In un comunicato precedente al blitz ha fatto sapere di aver violato l'obbligo di dimora, a cui è sottoposto in seguito a un blocco stradale, dall'8 dicembre 2023. Per l'azione di disobbedienza civile compiuta rischia quindi gli arresti domiciliari, se non la custodia cautelare in carcere. "Sono Giordano, sono un padre di famiglia e operatore socio-sanitario. Oggi ho scelto di contravvenire al mio obbligo di dimora e di infrangere nuovamente la legge, rischiando la prigione per tenere fede alla mia promessa di fare tutto il possibile per proteggere la vita", spiega l'attivista. "Oggi questo quadro simbolo di amore e bellezza si è trasformato mostrando la distruzione e il dolore che stiamo già vivendo a causa della crisi climatica. Il Governo continua a fingere che i campi non siano arsi a gennaio, che l'acqua non sarà un problema quest'estate, che le case distrutte dalle alluvioni siano eventi accidentali e non causate da scelte umane. E anziché occuparsi di questi e veri problemi, fa leggi assurde per zuppe su del vetro", si legge nella sua nota. Dario Nardella: “Basta attacchi all'arte". "Una battaglia sacrosanta come quella sull'emergenza ambientale non può essere condotta attaccando, anche solo simbolicamente, l'arte e la cultura". Lo ha detto in un video pubblicato sulla sua pagina Instagram il sindaco di Firenze Dario Nardella commentando il blitz degli attivisti di Ultima generazione. Agli Uffizi il “passaggio di consegne”. Proprio nel giorno del blitz di Ultima Generazione è avvenuto il “passaggio di consegne” con “un'antica chiave di ferro di uno dei grandi portoni del museo, passata simbolicamente di mano” tra Eike Schmidt, direttore della Galleria per otto anni e il nuovo direttore Simone Verde. I due hanno anche scoperto la targa che intitola all'ex soprintendente del Polo museale fiorentino ed ex ministro Antonio Paolucci, scomparso nei giorni scorsi, l'auditorium in cui si è svolto il passaggio di consegne.
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