Nuova intimidazione legata all'operazione antimafia
Una testa di capretto insanguinata e infilzata con un coltello da macellaio. Accanto un biglietto con scritto “Così”. È l'ennesima intimidazione nei confronti di una giudice di Lecce sotto scorta da alcuni mesi. La testa dell'animale, lasciata davanti alla porta di casa, sarebbe stata ritrovata la notte tra giovedì e venerdì dallo stesso magistrato che poi ha avvisato le forze dell'ordine. Le intimidazioni sarebbero legate alle indagini che hanno portato all'operazione antimafia del 17 luglio scorso, quando furono arrestate 22 persone del clan Lamendola-Cantanna. Sotto scorta anche la pm titolare dell'inchiesta.
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